A cosa ti serve l’Olio? A c t’serv l’Uegghie?
Dietro a questa semplice domanda (in dialetto ostunese) si celano i segreti dell’Olio Pomes.
Un progetto con un nuovo volto
“A cosa ti serve l’Olio?”. Questa domanda è alla base del progetto Olio Pomes, che vuole plasmare un nuovo volto per il brand di olio EVO pugliese, mantenendo saldo il legale con il territorio, dove la famiglia Pomes opera da oltre 120 anni, utilizzando olive rigorosamente pugliesi.
Tutto inizia nel 2021 durante una cena spensierata: Angelo Alfonso Pomes e Luigi de Vita Tucci, amici da oltre 35 anni, decidono di sviluppare questo progetto, con un obiettivo finale davvero sfidante (che sveliamo in questa pagina).
Questo traguardo si basa su due verità fondamentali:
Gli oli Extravergine d’oliva non sono tutti uguali
Abbinando l’olio EVO più indicato si esaltano maggiormente i sapori
Verità n°1: Gli oli Extravergine
d’oliva non sono tutti uguali
1kg di fiorentina cotto a puntino? Filetti di pesce freschissimo serviti con primizie dell’orto? Qualunque piatto tu voglia preparare c’è un ingrediente irrinunciabile e determinante: l’olio EVO.
Che siano piatti molto semplici o complessi, se ci si avventura nel mondo della gastronomia a un livello superiore della cucina “casalinga”, si scopre che esistono diversi tipi di olio EVO.
In alcuni casi ne basta pochissimo per donare una sinfonia di gusto alle pietanze, un vero e proprio viaggio attraverso le tradizioni del territorio.
Gusto e olfatto giocano un ruolo fondamentale quando si assapora un piatto e i diversi oli Extravergine di oliva possono risultare più o meno:
- Piccanti.
- Amari.
- Fruttati.
- Dolci.
Saperli abbinare nel migliore dei modi è fondamentale per chiunque voglia proporre ai suoi commensali (o anche solo a sé stesso) una cucina alta e raffinata in grado di esaltare i sapori.
Verità n°2: L’olio EVO più indicato esalta i sapori
Ottenere l’eccellenza in cucina è un’ambizione molto comune. Ma nei ristoranti come nelle case private capita purtroppo di incontrare cuochi con qualche incertezza sulle basi.
Saper abbinare la tipologia corretta di olio EVO a una determinata pietanza è proprio l’ABC – come sapere che con la carne si serve vino rosso e con il pesce vino bianco.
Pensa a una zuppa gustosa, oppure a una mozzarella filata a mano: un olio inadatto potrebbe coprire i sapori, oppure risultare troppo delicato.
Per questo è fondamentale considerare le caratteristiche uniche dell’olio che si vuole utilizzare. Dolcezza? Amarezza? Non possono certo essere poste sullo stesso piano e lo stesso discorso vale per tutte le peculiarità degli oli.
Non è un caso che siamo partiti dalla domanda “A che ti serve l’Olio?”. Il giusto accostamento è il segreto alla base di piatti raffinati che regalano un gusto unico, legato al territorio.
Il sogno del progetto Olio Pomes
Queste due verità appena citate sono la chiave per raggiungere il sogno vero e proprio del progetto: vedere comparire nei ristoranti la pregiata Carta degli Oli (affianco alla Carta dei Vini).
Un simile traguardo porterà i ristoranti di classe a citare l’olio utilizzato per la preparazione di ogni piatto all’interno del menu (assieme alla descrizione degli ingredienti).
Vuoi scoprire di più sul progetto? Dai un’occhiata all’intervista a Luigi de Vita Tucci, uno dei due soci promotori.
Un progetto con un nuovo volto
“A cosa ti serve l’Olio?”. Questa domanda è alla base del progetto Olio Pomes, che vuole plasmare un nuovo volto per il brand di olio EVO pugliese, mantenendo saldo il legale con il territorio, dove la famiglia Pomes opera da oltre 120 anni, utilizzando olive rigorosamente pugliesi.
Tutto inizia nel 2021 durante una cena spensierata: Angelo Alfonso Pomes e Luigi de Vita Tucci, amici da oltre 35 anni, decidono di sviluppare questo progetto, con un obiettivo finale davvero sfidante (che sveliamo in questa pagina).
Questo traguardo si basa su due verità fondamentali:
Gli oli Extravergine d’oliva non sono tutti uguali
Abbinando l’olio EVO più indicato si esaltano maggiormente i sapori
Verità n°1: Gli oli Extravergine
d’oliva non sono tutti uguali
1kg di fiorentina cotto a puntino? Filetti di pesce freschissimo serviti con primizie dell’orto? Qualunque piatto tu voglia preparare c’è un ingrediente irrinunciabile e determinante: l’olio EVO.
Che siano piatti molto semplici o complessi, se ci si avventura nel mondo della gastronomia a un livello superiore della cucina “casalinga”, si scopre che esistono diversi tipi di olio EVO.
In alcuni casi ne basta pochissimo per donare una sinfonia di gusto alle pietanze, un vero e proprio viaggio attraverso le tradizioni del territorio.
Gusto e olfatto giocano un ruolo fondamentale quando si assapora un piatto e i diversi oli Extravergine di oliva possono risultare più o meno:
Piccanti.
Amari.
Fruttati.
Dolci.
Saperli abbinare nel migliore dei modi è fondamentale per chiunque voglia proporre ai suoi commensali (o anche solo a sé stesso) una cucina alta e raffinata in grado di esaltare i sapori.
Verità n°2: L’olio EVO più indicato esalta i sapori
Ottenere l’eccellenza in cucina è un’ambizione molto comune. Ma nei ristoranti come nelle case private capita purtroppo di incontrare cuochi con qualche incertezza sulle basi.
Saper abbinare la tipologia corretta di olio EVO a una determinata pietanza è proprio l’ABC – come sapere che con la carne si serve vino rosso e con il pesce vino bianco.
Pensa a una zuppa gustosa, oppure a una mozzarella filata a mano: un olio inadatto potrebbe coprire i sapori, oppure risultare troppo delicato.
Per questo è fondamentale considerare le caratteristiche uniche dell’olio che si vuole utilizzare. Dolcezza? Amarezza? Non possono certo essere poste sullo stesso piano e lo stesso discorso vale per tutte le peculiarità degli oli.
Non è un caso che siamo partiti dalla domanda “A che ti serve l’Olio?”. Il giusto accostamento è il segreto alla base di piatti raffinati che regalano un gusto unico, legato al territorio.
Il sogno del progetto Olio Pomes
Queste due verità appena citate sono la chiave per raggiungere il sogno vero e proprio del progetto: vedere comparire nei ristoranti la pregiata Carta degli Oli (affianco alla Carta dei Vini).
Un simile traguardo porterà i ristoranti di classe a citare l’olio utilizzato per la preparazione di ogni piatto all’interno del menu (assieme alla descrizione degli ingredienti).
Vuoi scoprire di più sul progetto? Dai un’occhiata all’intervista a Luigi de Vita Tucci, uno dei due soci promotori.